D’Occhio: il territorio non è a rischio - 09-03-02 - da IL MATTINO |
da IL MATTINO 09 marzo 2002
Telese – Intervento del Sindaco D’Occhio
Territorio: non è a rischio Indagini geologiche complete prima della stesura definitiva del Prg
di VITTORIO VALLONE
Non tutto il territorio di Telese Terme è a rischio quindi immaginare delle sospensioni edilizie sarebbe assurdo». Con queste parole il sindaco della cittadina termale, Giuseppe D'Occhio, ha aperto ieri i lavori del Consiglio Comunale di Telese Terme. Un'assise cittadina concentrata a discutere ed analizzare gli aspetti urbanistici e geologici contenuti nel Piano Regolatore Generale del 1990. ll dibattito ha preso spunto dall'episodio che ha coinvolto la cosiddetta fontana «La Voccola», ricomparsa lo scorso 7 febbraio (sprofondamento in Via Udine ndr) dopo che era stata ricoperta con materiali di risulta da qualche decennio. Riguardo gli aspetti urbanistici sono stati dibattuti gli indirizzi e le metodologie sul dimensionamento, sulla densità abitativa e le istruttorie approvazioni per decorrenza dei termini del Piano Regolatore Generale vigente. Durante il dibattito. che è risultato certamente avvincente, una parte della minoranza, rappresentata da Giovanni Lavorgna dei Ds e da Carlo Franco indipendente di sinistra ha evidenziato la non applicabilità degli indirizzi contenuti nella Legge Regionale n.14 del 1982. Franco ha anche ritenuto che la discussione in consiglio comunale sia l’occasione giusta non solo per un dibattito politico sull'argomento trattato, ma anche per coinvolgere i singoli cittadini su una tematica di cui loro stessi potrebbero, in qualche modo, essere i responsabili. «Questo però non toglie, ha dichiarato il consigliere della minoranza, che l'amministrazione sia indenne da critiche, vista la leggerezza dimostrata in casi che hanno condotto all'urbanizzazione di aree a rischio senza la dovuta e approfondita indagine idrogeologica». Il Sindaco D'Occhio ha risposto esponendo la metodologia che ha guidato la redazione dello strumento urbanistico esaltando al tempo stesso tutti gli aspetti economici e sociali che il Piano ha provocato. Ma i veri temi scottanti riguardanti la tutela e la salvaguardia dell' intero territorio urbano ed extra-urbana vengano fuori quando il consiglio comunale si sofferma sugli aspetti idrogeomorfologici dello strumento urbanistico. Secondo la minoranza le indicazioni del piano geologico sono state disattese dalle tavole urbanistiche e di conseguenza viene richiesta la sospensione temporanea del rilascio delle concessioni edilizie nelle zone a rischio come Contrada Lagni etc. Per la maggioranza, invece, questo Piano contiene delle indicazioni precise per effettuare delle indagini puntuali e scrupolose in tutte le zone a rischio, con uno studio idrogeologico della zona Mercato e della sorgente «La voccola», studio che è già stato affidato al Professore Ortolani dell'Università Federico Il di Napoli. Dall'intero consiglio comunale è comunque venuta fuori la volontà comune di procedere ad indagini geologiche approfondite che dovranno interessare tutto il territorio per procedere poi ad una conclusiva redazione del nuovo Piano Regolatore. Il 12 marzo prossimo sarà presentato un documento unitario alla cui compilazione parteciperanno tutti i consiglieri ad esclusione del rappresentante di Rifondazione Comunista che si è detto contrario all'iniziativa.
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